Ma come si fà a fare andare avanti così l’Italia?
Questo articolo è un pò fuori dalle righe rispetto a quello di cui parlo di solito, ma nasce dal dispiacere di vedere sempre più persone arrabiate e deluse da come stanno andando le cose in Italia. L’argomento di turno è sempre lo stesso, la nostra classe politica, quanti privilegi hanno, che è colpa loro se l’Italia si trova in questo modo, la lotta all’evasione etc.
Mamma mia quanto odio, e animosità nei confronti della nostra classe politica o di eventuali ricchi che tirano le fila della nostra economia. Per carità non voglio dire che questi atteggiamenti non siano giustificati, ma mi pongo la domanda: stanno risolvendo qualcosa? Stanno migliorando la situazione? A mio parere no, anzi non fanno altro che continuare a dividerci.
Sì proprio così, ed è proprio il loro obiettivo (questo è ovviamente solo il mio parere) anche perchè se non lo hai studiato a scuola c’è un motto vecchio come l’impero romano che fà così: Divide et Impera, cioè dividi è domina. Tutto questo odio, tutto questo dividerci creare sfiducia fra di noi, paura della nostra stessa ombra, non fa altro che confermare il loro potere e autorizzarli implicitamente a fare leggi o azioni per salvaguadare la nostra sicurezza.
Ma come si fa a combattere tutto questo? Come si fa a liberarci di tutto questo? Quello che ho imparato in questi hanni è distaccarmi emozionalmente da tutti questi avvenimenti, osservando come mi comportavo quando ricevevo determinate notizie. Prima di conoscere il mondo della crescita personale come lo conosco adesso, navigavo spesso in quei siti di disinformazione dove vedevo tutti i giorni quelle notizie che i classici mezzi di informazione non ci fornivano e confrontavo con le notizie che ci arrivano tutti i giorni dai media ufficiali.
Quanto disdegno, quanta paura e soprattutto quanta rabbia che provavo, ma poi quando la mia vita ha cominciato ad andare a rotoli mi sono accorto che forse era il momento di darci un taglio e cominciare a pensare a me stesso e al mio benessere. Così ho incontrato tutti quei libri persone e insegnamenti che mi hanno dato una nuova prospettiva ed aiutato a riprendere in mano la mia vita.
Con questo cosa voglio dire: che se ti fai coinvolgere dalle notizie negative queste influiranno sul tuo comportamento, sulle tue emozioni pensieri e azioni. Se ci fai caso se sei arrabbiato, nervoso scontento, continuerai a provare emozioni negative e di conseguenza compirai azioni che ti porteranno ad azioni non positive.
Se non hai un centro di gravità permanente (un pò come cantava il grande maestro Battiato), focalizzato sui pensieri ed emozioni positive ti farai coinvolgere troppo da quelle negative ed è un’attimo cadere giù.
Per fare questo è necessario responsabilizzarsi e smetterla di dare sempre la colpa agli altri ma prendersi la responsabilità dei propri pensieri, emozioni e azioni. Pensi che non sia così? Pensi che la faccio troppo facile? Ricordati che sei un individuo che fa parte di una società e la società è composta da individui e se ognuno di noi facesse il proprio dovere e non continuasse a lamentarsi forse qualcosa cambierebbe, prima nella propria realtà e poi in quella della società Italiana.
Tutto qui? Io ti invito a riflettere su queste mie parole, non perchè voglio credermi chissà chi ma semplicemente perchè tutto questa rabbia secondo me non porterà a nulla se non che alla vittoria di quelle stesse persone di cui ci lamentiamo.
Mi viene in mente un passaggio verso la fine del film the secret in cui si diceva che se vuoi la pace devi sostenere le manifestazione per la pace non quelle contro la guerra. Se vuoi che vinca una fazione politica devi sostenere chi vuoi che vinca non continuare a criticare chi non vuoi che vinca. Quello che fai con la critica e le lamentele contro chi non vuoi è donare semplicemente la tua energia e più potere a loro.
Ti sei chiesto il perchè tutti criticano il nostro premier e caspita è ancora lì? Semplicemente tutti sono focalizzati su di lui, l’attenzione e sempre su di lui e non sulla parte che potrebbe realizzare dei cambiamenti in questo paese. Ti sto parlando in modo molto esoterico? 🙂
Se ci pensi un pò non credo e basta immaginare come tutto questo siano dei flussi di energia. Tutto qui. 🙂
Ora basta però se no mi faccio prendere anche io da animosità e mi metto a lamentarmi anche io 😉 eh eh
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Stay tuned
Ciao Marco,
io considero la politica un “mondo parallelo”, noi vediamo quel che succede dal punto di vista che loro ci vogliono mostrare. Quello che mi fa ribrezzo è che la nostra negatività è solo frutto di strategia politica e basta. L’ho sempre detto, le proposte politiche dovrebbero essere anonime, sarei curioso di vedere se le opposizioni sarebbero sempre e comunque contro! Solo quando c’è da votare negativo sul taglio dei stipendi dei politici son tutti d’accordo! Destra o sinistra che sia saremmo sempre e comunque allo stesso punto economico, politico, ecc. e l’opposizione avrebbe criticato la maggioranza per il lavoro svolto.
Confermo quello che scrivi. Responsabilità è quello che ci vuole. Io ho smesso di dar colpa ad uno o all’altro di quel che mi succede. Dico che bisogna esser chiari con se stessi, responsabili e chiari con se stessi. Bisogna avere la responsabilità di capire qual’è la nostra mission e buttarci a capofitto. Putroppo la politica sta diventando sempre più “interesse personale”. Con questo non dico di ignorarla, anzi, bisogna sempre essere aggiornati, distaccati emotivamente e con flessibilità amalgamare il nostro percorso, i nostri obiettivi con il suo andamento.
spero di essermi spiegato…è un argomento delicatissimo
Stefano
Il mio pensiero è molto semplice: quella che chiamiamo società vuole influenzare il comportamento delle persone avvelenandole la mente e facendole vedere un mondo che però non l’unico mondo, è solo quello che lei (la società appunto) pretende che tu veda.
Al telegiornale 90 notizie su 100 sono brutte: disastri naturali, violenze, stupri, abbandoni, litigi tra politici, omicidi, crisi economiche, persone che non arrivano a fine mese, e via dicendo.
Le restanti 10 notizie sono frivole: gossip, leggerezze e banalità totali che servono come airbag.
Prima ti danno la macchina, poi ti fanno sbattere contro il muro ed infine ti “alleviano il dolore” per così dire con programmi spazzatura.
Tutto questo con un solo ed unico scopo: non farti usare la testa, impedirti di ragionare e di vivere consapevolmente la vita che vuoi.
E se fai questo (vivere la vita che vuoi) vieni visto come un’alieno, deriso da tutti, fino a quando non riesci nel tuo intento, fino a quando non scopri il vero senso della tua vita; ma questo nessun telegiornale al mondo lo dirà mai.
Non leggo i quotidiani da tempo e nemmeno ascolto più i telegiornali, salvo veloci sbirciatine di brevi minuti ogni tanto, ma solo per tenermi “leggermente” informata sulla situazione italiana e mondiale.
Vivo meglio. Sono invece più attenta alle RARE notizie positive che mi giungono. Noto però che nel mondo la gente si sta comunque evolvendo interiormente, sensibilizzando ed interessando ad argomenti più profondi ed è sempre più distaccata dalla politica che ci propina il nostro governo…che nostro non lo è mai stato.
E’ vero che le persone sono deluse, sempre più arrabbiate, ma credo anche che questo malcontento, assolutamente giustificato, porti inevitabilmente a fare dei cambiamenti di abitudini e di pensiero. S’impara ad usare di più il cervello, ad essere più strategici (Legge della sopravvivenza). Questa situazione ci spinge sempre di più ad imparare l’ARTE DELLA SOPRAVVIVENZA. significa quindi, che anche un cambiamento drastico nella vita di un essere vivente non è necessariamente negativo, anzi, più accadono imprevisti che lo faranno interagire e reagire, più avrà l’opportunità di evolversi, d’immagazzinare nuova memoria e quindi di aumentare notevolmente le possibilità di sopravvivenza e sarà più pronto, per eventuali, improvvisi mutamenti futuri.
C’è una frase che io trovo molto significativa e valida, citata dal noto attore Antony Hopkins in un bellissimo film: “L’urlo dell’ odio”: – Perché gli uomini che si perdono nella foresta non sopravvivono e muoiono?
– Perché per tutto il tempo che erano ancora vivi non si sono messi a fare l’unica cosa che dovevano fare: PENSARE.
E se i politici non lo hanno mai fatto lo faremo NOI!
Ciao Marco e grazie per questo articolo:)
– Secondo me Marco questi atteggiamenti NON sono giustificati e tuto cio’ che porta ira,rabbia e fastidio andrebbe veramente allontanato dall’esistenza di chiunque.
Io personalmente ho smesso di avere a che fare con la rabbia e nello specifico quello che faccio e’:
1) Evitare telegiornali e “disfattori” del pensiero POTENTE E PRODUTTIVO.
2) Evitare persone che si lamentano costantemente …
3) Evitare chi mi da’ sensazioni NON costruttive o trasmette energia che richiama a sofferenza e stati d’animo limitanti…
Non e’ facile e capita ancora di incappare in persone o cose di questo tipo …Decidere di starci alla larga e’ pero’ un PUNTO fermo.
– Hai perfettamente ragione sulla COLPA..
“X ” persone non sanno cosa e’ la responsabilita0 e NON sono responsabili sorpatutto perche’ FORSE NON CONOSCONO il significato di questo termine: “ABILITA’ NEL RISPONDERE E REAGIRE ” ad eventi,persone,pensieri etc…
🙂 ciao… devo dire che ho avuto lo stesso pensiero.. sai domenica sono stata a piazza Montecitorio per conoscere Gaetano,questo signore sta facendo lo sciopero della fame da quasi 100 giorni e per giuste cause… ma le persone che vanno li o che sono intorno a lui cosa possono trasmettere? c’è pace nei loro cuori? o rabbia? sono disposti al perdono? e a benedire quelle persone? siamo tutti responsabili ma ci piace solo lamentarci e accusare,accusare e accusare… io spero e voglio che vada tutto per il meglio… vi abbraccio…
@Stefano
Abbiamo comunque noi la scelta di farci influenzare o meno da queste “strategie politiche”. Il nostro compito è risvegliarci e vivere una vita piena ed appagante e se possibile permettere anche a chi ci sta vicino o comunque sotto la nostra influenza di fare altrettanto. Sì è un rgomento delicato ma come ho detto nell’articolo siamo una società composta di individui e se ognuno fà il suo smettendo di lamentarsi ma rimboccandosi le maniche per renderla migliore allora la società cambia. Questo almeno è quello che penso 🙂
@Umberto
Condivido tutto quello che dici, il mio compito per la mia crescita personale è staccarmi da tutti quei programmi e cercare o acquistare quei programmi che mi permettono di crescere o darmi un buono svago 🙂
@Sergio
Già hai fatto proprio un bel sunto 🙂
@Elisabetta
Brava!!! 🙂