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Fai quello che ti piace e diventerai ricco!

ricchezzaalberi

Molto spesso mi chiedo quali possono essere i modi per essere avere abbondanza e ricchezza nella mia vita, e riflettendoci su mi sono reso conto che l’unico modo per essere ricco ed essere felice e in pace con se stesso è fare quello che mi piace!

Perchè sto dicendo questo, perchè quando fai qualcosa che ti piace ci metti più forza, più energia, più entusiasmo, più impegno e volontà di arrivare ai risultati che non quando fai una cosa controvoglia.

Quando fai qualcosa che ti piace e che ami non ti interessa di quello che possono pensare gli altri e di tutte le convinzioni e pregiudizi che ci possono portare dietro. E’ ciò che amiamo fare, quello che ci viene meglio!

Ora magari mi dirai: ma a me non mi piace fare niente, lavoro 12 ore al giorno oppure semplicemente 8 e non ho il tempo di fare quello che mi piace perchè sono troppo stanco.Plausibile, certo! Chi non è stanco dopo una dura giornata di lavoro, soprattutto di un lavoro che non ti piace!

Ma io ti faccio un’altra domanda, se tu facessi un lavoro che ti piace e che senza che te ne accorgi dà un reale contributo, saresti altrettanto stanco o avresti voglia di continuare fino a quando non sei soddisfatto e riusito ad ottenere gli obbiettivi della tua giornata?

Prova ad immaginarlo, prenditi cinque minuti per te, rilassati e pensa che cosa ti piacerebbe fare e cosa vorresti ottenere. Immagina di averlo già ottenuto e stai già facendo quello che ti piace, che ami…come ti senti? Sei felice? Cosa vuoi fare adesso? Sei disposto a fare tutto quello che serve per ottenere quello che vuoi fare? Si?

Bene allora sei già a buon punto per realizzare il tuo sogno e se fai quello che ti appasiona e ci metti tutto te stesso senza perdere la fede nella riuscita, sicuramente realizzerai il tuo sogno e diventrai ricco!

Tu mi obbietterai, ma io ho una passione che non è molto remunerativa, come posso diventare ricco?

Bella domanda, io credo che se poni la tua passione in cima ai tuoi obbiettivi, sicuramente troverai il lavoro che sarà il mezzo giusto per alimentare, coltivare e mantenere la tua passione, ma a quel punto non ti porrai più il problema che fai un lavoro che non ti piace perchè sai che quel lavoro è il mezzo che ti rende possibile coltivare la tua passione e ciò che ami e sicuramente lo farai più volentieri e otterrai più risultati.

Ma allo stesso modo attirerai altri modi per ottenere più soldi che ti permetteranno di fare ciò che vuoi.

Il denaro non è cattivo o buono, è solo un mezzo, un energia per muovere altre cose e se lo capisci vedrai come ti si presenteranno a te nuove opportunità per far crescere l’abbondanza nella tua vita.

Non ne sei convinto? Allora sperimenta! Fallo, no provare, fallo con l’obbiettivo di riuscirci e vedrai che tutto si muoverà di conseguenza.

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12 commenti
  1. Antonietta
    Antonietta dice:

    Marco, tu dici:
    **********
    Bella domanda, io credo che se poni la tua passione in cima ai tuoi obbiettivi, sicuramente troverai il lavoro che sarà il mezzo giusto per alimentare, coltivare e mantenere la tua passione, ma a quel punto non ti porrai più il problema che fai un lavoro che non ti piace perchè sai che quel lavoro è il mezzo che ti rende possibile coltivare la tua passione e ciò che ami e sicuramente lo farai più volentieri e otterrai più risultati.
    *********
    Mia interpretazione: così facendo, non cambi assolutamente la realtà, cambi semplicemente il tuo punto di vista, SCEGLIENDO di vedere la tua realtà in un certo modo piuttosto che in un altro, ma NON la cambi.
    Ed è questo il dubbio molto forte che ho (sta iniziando a rasentare la certezza purtroppo): non sarà che il segreto è solamente un bel panegirico per fare in modo che noi arriviamo semplicemente ad accettare in modo pacifico quello che ci circonda? In realtà, di fatto, non cambiamo nulla! Non facciamo altro che trovare degli escamotage (si scrive così? ^_^ ) per accettare quello che non va e che non possiamo cambiare (come per esempio un lavoro…).
    Ergo, per quanto allora uno si sforzi, certe cose non cambiano…o cambi tu, o cambi tu, o cambi tu…

    Un bacio dalla vostra Miss Realismo 🙂
    Anto

    P.S. non vi arrabbiate per i miei post, pleeease 🙂

    Rispondi
    • m.ferraro
      m.ferraro dice:

      Certo Antonietta, perchè la realtà è sempre soggettiva, quello che per te può essere un valore per altri può essere un difetto, o per fare un’esempio estremo, se tu vedi una sciarpa gialla, magari per un daltonico è rossa. Il cervello interpreta gli stimoli che gli arrivano dall’esterno in base alle esperienze e al bagaglio di paure, certezza, istruzione che ha. Pensa a quelli che hanno fatto sempre un solo lavoro e di punto in bianco si trovano senza perchè non c’è più mercato. O si adeguano e si inventano qualcos’altro oppure periscono. Di esempi nella vita di tutti i giorni ci sono. C’è chi con questa crisi si abbatte, si suicida addirittura perchè strozzata dai debiti…c’è invece chi si reinventa, non si perde d’animo e cerca le possibili occasioni per cambiare e migliorarsi. Ho messo i video del film “la ricerca della felicità” apposta per far capire che quando uno va dritto verso la meta e non si arrende per le difficoltà che trova alla fine ce la fà.

      Siamo noi che cambiamo la nostra realtà, ogni giorno. Il tuo punto di vista parte da un presupposto negativo, cioè che non hai potere sulla tua vita, su qualunque cosa che fai e lasci che le cose ti accadono subendole e non facendo parte attiva del tuo percorso di crescita.

      Non mi arrabbio per i tuoi post anzi come ho già detto in precedenza, ben vengano, possono aiutare a tirare fuori dubbi per chi ancora non ha capito come funziona. Ma permettimi di dirti che il tuo non è realismo, ma è pessimismo che si nasconde come realismo. Quel pessimismo che fa di tutto per dimostrare che ogni processo di cambiamento “non è possibile e non è reale ma si sta bene così, mi devo accontentare, è il mio destino”. Bene questi sono i processi mentali che non fanno altro che portarti a provare a fare qualcosa e alla minima difficoltà ritirarti per poi dire “ecco hai visto con me non funziona!” e quindi sai cosa succede? Non funziona!

      Sai quante volte l’ho sperimentato anch’io questo atteggiamento? Ma è proprio qui che sta la differenza fra una persona che ha successo e una che non ne ha.
      Chi ha successo ha fede in quello che fa!
      Con questo non voglio giudicarti Antonietta, ma darti uno spunto di riflessione e aiutarti a capire come funzionano certi processi mentali che portano a certi risultati.

      Spero di essere stato abbastanza chiaro e non offensivo, come ho detto prima la mia è una critica costruttiva per invitarti a fare una riflessione: Ma sono realmente positiva o pessimista?

      Ti auguro di realizzare tutti i tuoi sogni
      Saluti

      Marco

      Rispondi
  2. Michele
    Michele dice:

    Cara Antonietta,
    ci sono due cose che devi considerare:
    1) la realtà è sempre e comunque frutto di PERCEZIONE, e per cui uno stesso accadimento è interpretabile in tanti modi quante sono le persone che lo percepiscono, e come tale ognuno la fa la propria verità (basandosi su quelle che sono le esperienze passate). Tu che significato hai DECISO di dargli? Positivo o negativo? Ecco la differenza…
    2) è proprio il nostro background di esperienza che diventa la lente con la quale percepiamo la realtà e con la quale la CREIAMO: se la lente ti fa focalizzare su ciò che della realtà NON DESIDERI, troverai e attirerai proprio quello; se viceversa concentri la tua attenzione su ciò che VUOI… lo incontrerai nel tuo cammino esistenziale.

    “Questo lavoro non mi piace…E ALLORA QUALE LAVORO VOGLIO?”

    Rispondi
  3. Antonietta
    Antonietta dice:

    Ciao Marco!
    E grazie mille 🙂 No no, non preoccuparti….abbiamo deciso di essere aperti e sinceri, quindi ben venga qualsiasi cosa…
    Quello che dici tu non fa una grinza, però allora convieni con me che è tutto e solo un atteggiamento mentale. Il punto della questione non è “posso ottenere quello che ho in mente e quello che voglio”, ma più che altro un modificare quello che vuoi a seconda della realtà che ti circonda….giusto? Questo secondo me è realismo, non è pessimismo… Se io sogno una determinata cosa, concreta, tangibile come può essere per esempio un determinato tipo di lavoro o anche una persona specifica che ha un nome e un cognome proprio, non basta volerlo/a con tutte le proprie forze per averlo/a! Non basta la visualizzazione, non basta tutto l’impegno del momndo, la convinzione, la forza ecc….non bastano! perchè ci sono delle situazioni che OGGETTIVAMENTE non dipendono da noi soltanto e possono realizzarsi come no. Ma a tutto ciò, leggendo il segreto, la risposta sarebbe “no no antonietta, ti sbagli, basta solo volerlo…”. Quello che dice il segreto a me suona tanto come la bacchetta magica di mago merlino…
    Ti faccio un esempio concreto, anche se già l’avevo accennato in un mio posto precedente, uno dei primi mi pare…io avevo un grande sogno che era quello di diventare agente di polizia. Mi sono accorta che ciò era quello che volevo all’età di 23 anni. Già mi evdevo in divisa, immaginavo situazioni, visualizzavo me in certi contesti…ho frequentato tantissimo l’ambiente, mi sono fatta in quattro per trovare materiale che poi ho utilizzato per fare la tesi sulla polizia di stato, ho fatto delle pubblicazioni, mi sono iscritta a una seconda università per ottenere dei titoli che poi mi avrebbero consentito l’accesso ad altre mansioni una volta entrata,ecc e non mi sono MAI persa d’animo, MAI! Lavoravo, studiavo, e ho fatto gli esami a tamburo battente; stanca morta, ma con un entusiasmo che mi ripagava di tutto! Alla fine è successo che il concorso per enteare non è mai neanche uscito e io ho superato l’età anagrafica per cui, anche se dovesse uscire, non avrei neanche + la possibilità di poterci almeno provare …in compenso è uscito quello per i carabinieri….”vabbè”, mi sono detta”nn è la polizia di stato, ma fanno comunque le stesse cose e vivono il loro lavoro allo stesso modo come una missione”. Quindi ho fatto il concorso dei carabinieri….ho studiato tanto, ho superato la preselezione, i test culturali, ho passato 2 mesi estivi tutti i giorni al campo sportivo sotto il sol leone dopo il lavoro per raggiungere il meglio e dare il meglio nelle prove fisiche…ho superato tutto brillantemente, tutto….ma alla fine il mio nome, chissà come mai, non era tra i 40 sui 10.000 aspiranti totali che ci avevano provato…arrivata in fondo, arrivata bene, con una convinzione e una tenacia che si respirava davvero a 1000 km di distanza…..eppure non è andata….
    Come mai mi chiedo io? Come commenterebbe “il segreto” questo insuccesso? DI sicuro non si può venirmi a dire che nn ce l’ho messa tutta, che ho dubitato, che ho avuto paura, che non c’ho creduto o altre scuse di questo genere, perchè nessuno oserebbe neanche lontanamente pensarlo dopo gli anni e l’impegno che c’ho messo….e, ribadisco, mi vedevo già là, non ce n’erano di santi….mi vedevo già là…con la forza di un caterpillar, davvero ^_^
    Eppure non ha funzionato…e questo è un dato di fatto, nn ci si può girare intorno, non si può trovare una giustificazione…non ha funzionato…eppure io su questa cosa non riesco a trovare nessuno che riesca a darmi una spiegazione plausibile.
    Quello che ho scritto sopra non è un fatto filtrato da negatività nè da null’altro…è solo un fatto reale…e siccome quello era il mio obiettivo, penso sia normale averlo vissuto con sconforto, delusione e molto rammarico…Dato che il target non era un secondo fine (i soldi, la divisa, il posto statale o altro…) ma era proprio ENTRARE in sè e per sè , l’obiettivo, alla fine, non è stato raggiunto.
    E’ questo quello per cui sto cercando di capire qual è la posizione de “il segreto”. Qui non si tratta di interpretare nulla, ma di capire qual è il vero messaggio de “il segreto”, perchè a me pare di coglierne due, e ben diversi l’uno dall’altro:
    1° messaggio: attraverso la convinzione, il pensiero, le emozioni, la visualizzazione ecc ecc ecc, si può OTTENERE CONCRETAMENTE QUELLO CHE SI VUOLE (tant’è che nel dvd c’è addirittura l’esempio del bambino che spera di ottenere una bicicletta)
    2° messaggio: tutto è SOGGETTIVO, quindi non si cambia la realtà, ma si cerca di cambiare se stessi per portarsi a una sorta di nirvana dove, comunque vadano le cose CONCRETAMENTE; tanto tu sei superiore e ci sai cogliere del positivo. E a questo punto, volente o nolente, il bambino col cavolo che la bicicletta se la ritrovava fuori dall’uscio di casa, eheheheh 🙂

    Questi due messaggi sono assolutamente diversi l’uni dall’altro. Uno parla di CONCRETEZZA, di OGGETTIVITA’…l’altro parla di TOTALE SOGGETTIVITA’.

    Come la mettiamo con questo?

    Io sono nata positiva Marco (purtroppo e per fortuna, ahaha)…ed è proprio per questo che in 31 anni non ho mollato MAI mai mai mai mai di fronte a niente…sono sempre stata quella che “se il destino è contro di me, peggio per lui” 🙂

    Grazie infinite per la tua pazienza, la tua disponibilità e per la delicatezza con cui stai trattando una persona zuccona come me 🙂
    Un bacio fortissimo!
    Anto

    Rispondi
  4. Antonietta
    Antonietta dice:

    ciao Michele!
    Ti leggo solo ora che devo andare a mangiare la pappa 🙂
    scrivo meglio dopo!
    Intanto grazie tantissimo anche a te!
    Anto

    Rispondi
  5. Antonietta
    Antonietta dice:

    Ciao Michele!
    Rieccomi!
    Allora, quando tu scrivi:
    ******************
    1) la realtà è sempre e comunque frutto di PERCEZIONE, e per cui uno stesso accadimento è interpretabile in tanti modi quante sono le persone che lo percepiscono, e come tale ognuno la fa la propria verità (basandosi su quelle che sono le esperienze passate). Tu che significato hai DECISO di dargli? Positivo o negativo? Ecco la differenza…
    *****************
    Questo discorso purtroppo nn può essere sempre valido….Nel caso del mio concorso, per esempio, che significato posso dargli? Negativo! non ho alternative! Volevo entrare e non sono entrata…e qui non è che si sia molto da interpretare, è così punto e basta, o no? Poi certo, non mi sono tagliata le vene nè ho preso psicofarmaci per il fallimento, ma sta comunque di fatto che è stato un fallimento e ci ho indubbiamente sofferto…E’ giusto quello che dico o no?
    Altro esempio: sono innamorata di un ragazzo che purtroppo ha una relazione con la sua attuale compagna da 16 anni e non riesce a mollarla….e probabilmente non la mollerà….anche qui…non è questione di negatività, perchè io mi immagino anche all’altare con lui in abito bianco, ma poi in concreto lui nn la molla….e anche in questo caso c’è poco da interpretare….c’è da soffrirci e basta, anche se io mi ostino a non mollare, a nn demordere, a crederci e a dargli il mio amore incondizionatamente, sagliato o giusto che possa essere, ma lo faccio… Ma la realtà mi sta buttando addosso delle grandi palate e quando ci sono di mezzo i sentimenti si soffre…e tanto…ma come si può vedere del positivo in questo?

    Poi scrivi:
    ******************
    2) è proprio il nostro background di esperienza che diventa la lente con la quale percepiamo la realtà e con la quale la CREIAMO: se la lente ti fa focalizzare su ciò che della realtà NON DESIDERI, troverai e attirerai proprio quello; se viceversa concentri la tua attenzione su ciò che VUOI… lo incontrerai nel tuo cammino esistenziale.
    ****************
    questo coincide al dire: SCEGLIAMO DI VEDERE QUELLO CHE ABBIAMO VOGLIA DI VEDERE? Non sempre si può (vedi quello che ho scritto anche nel mio posto in risposta a Marco).

    Bacio!

    Rispondi
  6. m.ferraro
    m.ferraro dice:

    Antonietta, quel che so per certo è che quando si partecipa a certi concorsi ci si dà per vinti già subito, te lo dico per esperienza personale, che ho partecipato a molti concorsi pubblici, mi sono impegnato, visualizzavo e mi immaginavo come sarebbe stato il mio lavoro…ero sicuro di farcela perchè mi impegnavo. ma c’era sempre una costante: la paura di farcela e di essere scelto in quel gran numero di persone.

    Sai quella anche se non ce ne accorgiamo c’è ed è molto presente come emozione, e non dirmi che non l’hai mai avuta che non ci credo. 🙂 Quella paura molto spesso anche se ci mettiamo tutto il nostro impegno, c’è una vocina che ci dice che non ce lo meritiamo o che ti dice “chissà se ce la faccio” “sono in tanti perchè devono scegliere proprio me” e scommetto che sicuramente qualche volta l’hai ascoltata anche tu e l’hai caricata di emozioni che sicuramente avranno influito sul risultato.

    Tu dirai non ci credo possibile che sia così? Io ti dico sì è propri così. E ti faccio un’esempio. Qualche mese fa, sentendo sui tg di tutta questa crisi avevo paura che in qualche modo mi lasciassero a casa e che restassi senza lavoro. Ero combattuto, mi dicevo obbligavo a non pensarci ma come ben sai, quanta influenza può avere la televisione sulla nostra mente o anche i pensieri e le paure dei nostri cari, quella paura tornava ogni tanto tornava ma le volte che tornava purtroppo la caricavo di emozioni…e indovina cos’è successo? Mi hanno lasciato a casa e ora sono senza lavoro. Ma non mi perdo d’animo, perchè nel frattempo sto creando qualcos’altro, un’attività che presto vedrà la luce e che sono sicuro che otterrò grandi risultati 🙂

    Tu cosa ne pensi?

    Rispondi
  7. Antonietta
    Antonietta dice:

    Ciao Marco!
    No, sinceramente nn è stato il mio caso, nn mi ci rispecchio….ero davvero sicura di farcela….e poi scusa, ma se bastassero questi piccolissimi pensieri/sentori/ ecc, allora dovremmo essere tutti quanti per lo meno morti almeno una volta, schiantati in macchina almeno una volta, senza lavoro almeno una volta, orfani e cmq sempre fallimentari almeno una volta, e questo non è vero. Non è vero che qualsiasi minima cosa, positiva o negativa, che noi visualizziamo si concretizza. Non è così, nè nel bene, nè nel male.
    A me è capitato altre volte di fare qualcosa (test, esami, selezioni di vario tipo) in cui pensavo di nn farcela e per cui avevo veramente emozioni negative….eppure ce l’ho fatta…
    Quello che penso è che siano solamente delle casualità e niente di più….altrimenti la meritocrazia nn sarebbe morta, altrimenti ce la faremmo sempre tutte le volte che ci crediamo e falliremmo, ugualmente, ogni volta che non ci crediamo….e invece non è assolutamente così.
    Diverse persone avranno avuto il timore che hai avuto tu lavorativamente parlando…poi è successo che qualcuno è stato lasciato a casa, qualcun altro no, ma così a caso o cmq sicuramente non per motivazioni del tipo vedi sopra. Come ci sarà anche stato qualcuno che era sicuro di rimanere….e tra questi qualcuno sarà sicuramente rimasto, qualcun altro invece no…

    Rispondi
    • m.ferraro
      m.ferraro dice:

      Vedi Antonietta che viene sempre fuori la tua vena pessimistica 🙂
      Scherzi a parte io ti ho parlato della mia esperienza e quello che ho vissuto, analizzandolo e guardandomi indietro vedevo profondamente quanto certe emozioni hanno condizionato poi la mia vita. Quello che ti posso dire per il livello di comprensione che ho (adesso) della Legge di Attrazione è che i nostri pensieri, le nostre emozioni le energie più o meno dense che ci sono nel nosto mondo tutte concorrono insieme per ottenere un risultato o obbiettivo che sia positivo o negativo.

      E’ come dire l’eterna lotta tra bene e male vista nel tuo microcosmo, nella tua realtà individuale, ma che essa è anche formata dalle realtà individuali delle altre persone, cose e animali. Tutto questo miscuglio di energie più o meno pesanti e/o intense creano le realtà che viviamo tutti i giorni. Prova ad immaginare come dei flussi di energia che si scontrano entrano in contatto e se sono in contrasto si annullano e se invece sono in accordo aumentano la loro forza e capacità creativa o distruttiva.

      Lo stesso vale con i nostri pensieri, pensa a quanti ne circolano nel mondo o nel solo paese dove vivi e questi entrano in contatto tra loro e formano quello che è la realtà in cui vivi. Lo so che può essere difficile da comprendere e sopratutto da immaginare, ma questo è come l’ho compreso io. Se lo applichi alla tua vita reale puoi capire quanto sia complesso il processo e che la nostra mente può solo comprendere in parte, ma ciò non vuol dire che non esista.

      Per me tutto è causa ed effetto, non esiste la casualità. Ogni azione implica una conseguenza e questo è un bene perchè vuol dire che possiamo essere padroni delle nostre vite e non semplicemente succubi di esse.

      Spero di essere stato chiaro ed averti aiutata nella comprensione. Se hai bisogno sono qui

      Saluti

      Rispondi
  8. Antonietta
    Antonietta dice:

    Ciao Marco!
    E’ questo il punto….chiami pessimismo il mio ma è solo realismo….scusa, da un punto di vista obiettivo, concordi con me sui fatti che ho riportato sopra? ossia sul fatto che a parità di pesnieri ed emozioni, sono capitate cose diverse a persone diverse?
    Bacioneeeee!
    Antonietta

    P.S. sono breve perchè sono al alvoro

    Rispondi
  9. Michele
    Michele dice:

    Ciao Antonietta,
    credo che il DVD del Dott. Bruce Lipton “La mente è più forte dei geni”, possa aiutarti a compredere meglio, partendo proprio da una base scientifica e quindi tendenzialmente “realistica”, la funzione dei meccanismi della creazione della realtà (e del proprio futuro) attraverso il pensiero.
    😉

    Rispondi

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